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Prima casa, dall’imposta di registro all’Iva: ecco le agevolazioni per gli under 36

La bozza del decreto Sostegni bis

La bozza del decreto Sostegni bis atteso tra questa settimana e quella dopo sul tavolo del Consiglio dei ministri, forte di una dote di circa 40 miliardi, prevede all’articolo 28 anche una soluzione a sostegno dei giovani. Gli under 36 che decidono di acquistare la prima casa potranno beneficiare dell’esenzione dall’imposta di registro, di quella ipotecaria e di quella catastale. L’esenzione non si applica in caso di acquisto di Abitazioni signorili (A1), ville (A8) e Castelli (A9).

Accesso facilitato al Fondo di garanzia sui mutui

Quando al capitolo mutui, si prevede – all’articolo 16 della versione attuale del provvedimento (il testo va ricordato è ancora in via di definizione) – una corsia preferenziale per gli under 36 per l’accesso al Fondo di garanzia per la prima casa, istituito dalla legge 147/2013. Le ipotesi sono due: estensione dell’accesso in via prioritaria al Fondo ai giovani di età inferiore ai 36 anni, a differenza di quanto previsto dalla normativa vigente che l’ammette in favore dei giovani di età inferiore ai 35 anni che siano titolari di un rapporto di lavoro atipico (ipotesi a regime). La seconda soluzione, stando alla bozza, estende l’accesso in via prioritaria al Fondo di garanzia per la prima casa anche ai giovani di età inferiore ai 36 anni, fino al 31 dicembre 2022 (ipotesi per emergenza Covid).

Fondo rifinanziato con 55 milioni per il 2021

Lo stesso decreto prevede un rifinanziamento per il 2021 della dotazione del Fondo (era stato rifinanziato per il solo 2020 dal decreto legge 34/2020 (cosiddetto “decreto Rilancio”). Sulla base dei dati forniti dal gestore del Fondo al 31 dicembre 2020, e alla luce delle proiezioni per l’anno 2021, si stima che la proposta normativa comporti la necessità di rifinanziamento del Fondo per 55 milioni di euro per il 2021.

La garanzia statale sul mutuo prima casa

In occasione dell’intervento in parlamento per la presentazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza da 248 miliardi tra fondi europei e risorse nazionali, il presidente del Consiglio Mario Draghi aveva annunciato che «in un prossimo decreto, di imminente approvazione, sono previste altre risorse per aiutare i giovani a contrarre un mutuo per acquistare una casa. E in particolare – aveva aggiunto – oltre a significative agevolazioni fiscali, per pagare un anticipo, grazie alla introduzione di una garanzia statale».

Le eccezioni

L’agevolazione si applica agli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà di case di abitazione, ad eccezione di quelle di categoria catastale A1 (Abitazioni di tipo signorile), A8 (Abitazioni in ville) e A9 (Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici), e agli atti traslativi o costitutivi della nuda proprietà, dell’usufrutto, dell’uso e dell’abitazione relativi alle stesse.

Transazione assoggettata a Iva, ristoro dell’Iva pagata

Nella versione attuale il provvedimento prevede una agevolazione nell’ipotesi in cui il giovane che vuole acquistare la casa di abitazione debba corrispondere l’imposta sul valore aggiunto. Questa ipotesi si verifica quando non trova applicazione il regime di esenzione dall’Iva (Dpr 633/72). In questo caso, viene riconosciuto al giovane acquirente un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva corrisposta in relazione all’acquisto. Il credito d’imposta può essere portato in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e sulle denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito, o può essere utilizzato in diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da presentare successivamente alla data dell’acquisto o utilizzato in compensazione (dlgs 241/97).

Esenzione dall’imposta sui finanziamenti

È prevista l’esenzione dall’imposta sui finanziamenti , sostitutiva delle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e catastali e delle tasse sulle concessioni governative, fissata in ragione dello 0,25 per cento dell’ammontare complessivo del finanziamento. L’agevolazione riguarda i finanziamenti relativi agli immobili abitativi agevolati (prima casa di abitazione).

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